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Cremona (Cremùna in cremonese) è un comune della Lombardia di 71.052 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È nota come la "città delle tre T", ossia turòon, Turàs, tetàs (torrone, Torrazzo, tettone). In tempi recenti e nel tentativo di risultare meno volgare ad un pubblico che si vuole sempre più vasto, la terza "T" viene spesso sostituita con il nome di Tognazzi, il celebre attore cremonese: "Torrone, Torrazzo, Tognazzi" - anche in dialetto.
Storia della città.
Periodo romano.
Fortificata dai romani nel 218 a.C. come castrum, insieme con la città di Placentia (Piacenza), in riva al Po. L'origine del toponimo è incerta, ma sembra preromano, forse dalla variante prelatina "carm" del termine "carra", cioè sasso, roccia, e dal comune suffisso pure prelatino -ona. Fu un importante centro dell'area padana durante tutto il periodo repubblicano. Nel 69 d.C. fu assediata e distrutta dalle truppe di Vespasiano e successivamente riedificata con l'aiuto dello stesso imperatore. Per un lungo periodo la città scompare dalle cronache della storia, citata solo in pochi documenti, o nominata per la provenienza di qualche personaggio storico.
Periodo alto medievale. Nel 603 d.C. Cremona, baluardo bizantino, fu conquistata dai longobardi che ne smembrano il territorio, forse già in parte conquistato in precedenza. La città retta dal Vescovo non divenne sede di ducato e anche dopo la conquista carolingia il Vescovo Conte manterrà e amplierà il suo controllo sulla città e sul contado. Tra il novecento e il mille la città accresce il suo potere con importanti concessioni ai vescovi rettori della città tra gli altri si distinguono Liutprando che fu chiamato alla corte imperiale in Sassonia, pur rimanendo vescovo, e Olderico che riuscì ad ottenere importanti privilegi per la città dall'imperatore Ottone III.
Furono i vescovi Lamberto e Ubaldo a creare dissidi con la popolazione cremonese per la gestione delle proprietà del Monastero di S.Lorenzo con la mediazione dell'imperatore Corrado II che nel 1037, stabilitosi in città, diede rifugio a papa Benedetto IX (il papa ragazzino).
Periodo medievale.
Con l'imperatore Enrico IV la città si rifiutò di pagare gli oppressivi balzelli che l'impero richiedeva e che il vescovo conte imponeva ai cittadini. Nacque cosi la narrazione del leggendario scontro tra il principe Enrico e Giovanni Baldesio (Zanén de la Bàla) gonfaloniere maggiore della città. Zanén disarcionò il principe risparmiando alla città il pagamento della palla d'oro di circa tre chili che tutti gli anni la città doveva all'imperatore e che per quell'anno fu donata a Berta, la fidanzata del cavaliere, come dote per il suo matrimonio. A questa leggenda si aggiunge una notizia storica pochi anni dopo. Nel 1093 si formò una alleanza militare anti imperiale capeggiata da Matilde di Canossa, che aveva numerosi possedimenti a cavallo del Po, con l'alleanza di Lodi, Milano, Cremona, Piacenza. Il conflitto si risolse con il giuramento di obbedienza dell'imperatore Enrico IV a papa Urbano II e con la donazione nel 1098 dell'Insula Fulcheria (l'area di Crema) alla città di Cremona che con questo atto si costituì in libero comune.
A partire da questa data il comune lottò con i comuni vicini per ampliare o difendere il proprio territorio. Le guerre furono numerose e spesso vittoriose come nel 1107 per il possesso di Tortona o nel 1111 che segnò la sconfitta nei pressi di Bressanoro. In questo periodo la città ebbe forti divisioni interne fra la parte di città legata ai ghibellini, città vecchia, e quella legata a guelfi, città nuova. Il conflitto giunse al punto di creare due palazzi comunali con l'edificazione del Palazzo Cittanova, ancora esistente.
Con la discesa del Barbarossa la città si alleò all'imperatore che appoggiò Cremona contro la rivolta di Crema aiutata dai milanesi nelle loro rivendicazioni d'indipendenza. La vittoria e la fedeltà all'impero permise al comune di battere moneta e quindi di creare una zecca con la realizzazione di una bolla imperiale.
Nel 1160 Cremona riconquistò Crema e dando appoggio all'imperatore dà l'assalto a Milano distruggendola (1162), alla città fu affidata l'area di Porta Romana in Milano. È solo nel 1167 che la città si schiera con gli altri comuni italiani contro l'impero entrando a far parte della Lega Lombarda che il 29 maggio 1176 sconfisse le truppe imperiali a Legnano. L'unione durò poco e le città tornarono a scontrarsi nel 1213 a Castelleone dove i cremonesi sconfissero una lega milanese composta dai comuni di Lodi, Piacenza, Crema, Novara, Como e l'appoggio dei bresciani. Nel 1232 inizia il legame tra Cremona e l'imperatore Federico II chiamato in causa in una disputa di potere interno alla città. La nuova alleanza con l'impero portò alla vittoria nella battaglia di Cortenuova contro la Lega Lombarda. Federico II portò spesso la sua corte nella città e l'unico episodio spiacevole fu la sconfitta ad opera dei parmigiani a Vittoria, città creatura di Federico II, che portò alla cattura di più di duemila cremonesi.
Alcuni anni dopo la ritorsione nei confronti dei parmigiani fu molto dura con una sconfitta militare ad opera di Umberto Pallavicino (o Pelavicino) durante la quale sottrassero il carroccio nemico e i pantaloni che in segno si scherno rimasero appesi alle volte del duomo per secoli.
La città.
La Piazza del Comune è il fulcro storico e artistico della città di Cremona.
È situata nel punto più elevato della città secondo il tipico schema urbanistico medievale ed è quasi completamente circondata da pregevoli architetture romanico-medievali quali il Duomo, il Torrazzo, il Battistero il Palazzo del Comune e la Loggia dei Militi.
È considerata per la sua monumentale bellezza una delle piazze medievali più suggestive d'Italia.
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